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CONSIGLI DI LETTURA del mese

 Ecco i nostri consigli di lettura. Tra i libri che abbiamo letto a FEBBRAIO vi consigliamo...



Per questo mese Elena consiglia: Tarzan Musolungo, un pony al galoppo verso la libertà

Papà ci ha letto questo libro ad alta voce, la sra davanti alla stufa. La voce dii Tarzan un pò polemica e un pò tenera ci ha fatto divertire tantissimo! La vita di Tarzan, pony dei Pirenei, viene sconvolta quando la sua famiglia umana si trasferisce per un anno in Nuova Caledonia, lasciandolo al maneggio Edelweiss. Là tutti i cavalli sono perfetti e avvezzi al "dressage", così Tarzan, tra una crisi isterica e l'altra, elabora un piano di fuga. Gli viene però assegnata Gina, una bambina altrettanto musona e ugualmente decisa a scappare dal maneggio. E' un'avventura comica sul senso più profondo della libertà: quella che ci lega agli altri!


Consigliato da Silvia: IL LIBRO DELL'ESTATE di Tove Jansson

«Mi succede una cosa strana, disse Sofia.
È che mi sento sempre così buona quando c’è tempesta.»

L'estate, l'ultima isola abitata prima del mare aperto nell'arcipelago finlandese, un paesaggio selvaggio e incontaminato, la casa lontana dalla civiltà, una nonna e una nipotina e, silenzioso nume tutelare, il padre. Una vita quotidiana che segue i ritmi svagati delle vacanze e quelli capricciosi del tempo: qualche visita occasionale, tempeste, avventure, divieti trasgrediti, furtive spedizioni a isole altrui, navigazioni notturne. Su uno sfondo che dell'idillio non ha il sentimentalismo, ma ne ha certamente il fascino, un libro dall'apparenza semplice che riesce a parlare senza enfasi, ma anche senza ingenuità, senza eufemismi ma con tocco ironico e leggero, della complessità del vivere, delle luci e delle ombre dell'animo umano, della crudele imparzialità della natura. «Senza un'infanzia felice non avrei mai incominciato a scrivere», dice Tove Jansson. Ed è proprio quella felicità che emana dai suoi scritti: l'espressione di quel raro equilibrio fra sicurezza e rischio, sfida e ritorno, ribellione e rifugio, paura del nuovo e desiderio di provare, timore e sete di conoscere, bisogno di solitudine e necessità di affetti. È la felicità di camminare su un filo teso, sapendo che vi è comunque una rete di protezione, del sentire con intensità, del prendere la vita sul serio, ma accettandola così com'è. Da qui l'affinità e l'intesa fra Sofia, la bambina che inizia ad affrontare la vita, e la nonna, che l'ha vissuta a fondo, l'ha amata con la saggezza di non pretendere di capirla e sa che fra poco dovrà lasciarla. Il loro dialogo, che spazia su ogni cosa che sta fra il crescere e il morire, è come una musica che resta a lungo nell'orecchio, come una sonatina.

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